Come cambiano gli Ecobonus dopo il Decreto Aiuti
Il Superbonus del 110% cambia ancora, questa volta a seguito del Decreto Legge 50/2022 (il Decreto Aiuti) che introduce diverse novità in materia di agevolazioni fiscali. Quello del Superbonus è un tema che ha impegnato il Parlamento negli ultimi mesi e che è stato convertito in legge solamente nella prima metà di luglio.
Le principali novità in materia di Ecobonus
Il Decreto Legge 50 tratta di “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina” e, tra i tanti interventi, introduce tre principali modifiche per la fruizione delle agevolazioni previste dal Superbonus del 110%. Nello specifico le novità riguardano:
- I lavori da effettuare entro la fine del 2022;
- Cessione del credito;
- Definizione di ristrutturazione edilizia.
Scopriamo come cambia il Superbonus sia per chi ha già iniziato i lavori agevolabili che per chi deve ancora decidere di intraprendere questa opportunità.
I lavori da effettuare entro la fine del 2022
La prima novità, una delle più importanti, proroga di tre mesi, ponendo la scadenza al 30/09/2022, il termine entro il quale vi è l’obbligo di eseguire almeno il 30% dei lavori oggetto del Superbonus del 110%. Tale misura interessa i lavori effettuati dalle persone fisiche sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari posti all’interno degli edifici plurifamiliari (purché indipendenti e con accesso autonomo). La norma presente all’interno del Decreto Aiuti precisa anche che il conteggio del 30% va effettuato sulla totalità dei lavori, anche quelli che non rientrano nell’agevolazione del Superbonus del 110%.
Cessione del credito
Una delle caratteristiche più rilevanti (e anche delle più complesse e che ha generato criticità e interventi normativi correttivi) è quella relativa alla cessione del credito. La cessione del credito applicata agli Ecobonus è la possibilità di monetizzare subito quanto altrimenti verrebbe portato in detrazione fiscale trasferendolo a un istituto di credito o utilizzandolo come sconto immediato in fattura.
L’ultima versione, quella ufficiale, del Decreto Aiuti, dispone che le banche e gli istituti appartenenti a gruppi bancari iscritti all’Albo della Banca d’Italia possono cedere sempre il credito a tutti i soggetti loro clienti, quindi anche società, partite IVA e professionisti. L’unica eccezione riguarda i consumatori. Tra le particolarità di questa modifica c’è che essa si applica anche alle cessioni del credito (e alle opzioni dello sconto in fattura) che sono state già comunicate all’Agenzia delle Entrate dal 1 maggio 2022.
Definizione di ristrutturazione edilizia
La terza grande novità dei cambiamenti introdotti dal Decreto Aiuti sul Superbonus del 110% riguarda la modifica della definizione di ristrutturazione edilizia. Con questa modifica del Testo Unico dell’Edilizia gli interventi di ristrutturazione edilizia quelli che “comportino la demolizione e ricostruzione di edifici ricadenti in aree tutelate […] o il ripristino di edifici, crollati o demoliti, ricadenti nelle medesime aree, in entrambi i casi ove siano previste modifiche della sagoma o dei prospetti o del sedime o delle caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell’edificio preesistente oppure siano previsti incrementi di volumetria”.
Questa modifica è fondamentale perché è per gli interventi di ristrutturazione edilizia che la normativa richiede la necessità del permesso di costruire.
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